Il Fondo Antico Bruno Emmert è uno dei patrimoni culturali più preziosi e rilevanti che la città di Arco possiede, sia per numero dei volumi raccolti che per il loro valore. Alcune delle opere possedute nel fondo sono rarissime, altre addirittura uniche; tutte di grande prestigio e di valore scientifico indiscutibile.
Dall'inizio degli anni Novanta l'Amministrazione locale in stretta collaborazione con l'Ufficio beni librari e archivistici della Provincia ha avviato un accurato progetto di indagine e valorizzazione del Fondo Antico. I documenti posseduti sono 35.000, dei quali quasi 2000 a carattere periodico, per complessivi circa 50.000 volumi. Il fondo ha un indirizzo prevalentemente storico-letterario, con un'importante sezione di materiale bibliografico di interesse locale/regionale.
La sezione più consistente è, quindi, quella di storia, universale (ca. 2200 volumi e 500 opuscoli), ma soprattutto dell'epoca napoleonica (ca. 4000 volumi e 500 opuscoli) e risorgimentale (ca. 4500 volumi e 2700 opuscoli).
A 9000 volumi ammonta inoltre la raccolta di opere di interesse locale, di autori trentini, o relative a argomenti di interesse trentino.
Il Fondo è prevalentemente costituito da pubblicazioni dell'Ottocento e del Novecento, ma comprende anche 29 cinquecentine, 227 edizioni del Seicento e 2046 del Settecento. Prevalgono edizioni italiane e tedesche, ma non mancano pubblicazioni francesi, inglesi, le classiche opere latine ed alcuni testi in lingue slave.