La casa sulla laguna, di Roberta Nina Bianchin
C’è un bambino nella pancia, ma è ancora senza sesso, senza padre, senza nome: è il figlio di Giulia, che dopo la perdita improvvisa del proprio compagno trova rifugio dal dolore sull’isola di Murano, in una casa ormai senza padrone e piena di storie sepolte dalla polvere. Col trascorrere delle settimane, Giulia impara che niente è mai come sembra e che se in tutte le storie d’amore sono nascosti dei segreti, a volte è necessario superare la paura per venirne a conoscenza senza esserne sopraffatti: per fortuna, accanto a lei, c’è sempre il mare - il mare della laguna come il mare della Puglia, uguale e nello stesso tempo diverso, familiare e sconosciuto proprio come quel figlio che porta in grembo. In un viaggio introspettivo intimo e delicato, attraverso il dolore distillato con pazienza lungo i capitoli brevi ma in grado di tenere il lettore inchiodato al testo nella continua scoperta di una nuova verità, Giulia imparerà a vivere senza perdersi nel rimpianto ma aggrappandosi il più possibile ai propri sogni, fino a trasformarli in nuovi progetti e in meravigliose realtà.
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Roberta Nina Bianchin vive ad Arco. Autrice asperger impegnata nell’autism advocacy e nell’inclusione, dopo gli studi teatrali ha cominciato a lavorare nel settore editoriale, e da allora non ha mai smesso.
Articolista per alcuni periodici locali e nazionali, nel 2011 ha pubblicato il suo primo libro "Ho sposato Supermario" e nel 2021 la commedia romantica "Vorrei essere un’anatra". Nel mezzo due bambini e tutta la vita immaginabile. "La casa sulla laguna" è un omaggio alla sua città d’adozione, Venezia, luogo del cuore e – allo stesso tempo – grembo materno.
Leggi qui la recensione su "La Busa"
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