Tiberio Bentivoglio presenta il libro "C'era una volta la 'ndrangheta" - martedì 21 marzo ore 20.30

 

       

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Il 1° marzo 2017, in riconoscimento del valore morale e umano del progetto avviato da Libera, con voto unanime alla Camera dei Deputati, lo Stato Italiano ha approvato la legge che istituisce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.

La biblioteca e il Comune di Arco hanno il piacere di ospitare, grazie alla collaborazione con la Fondazione Demarchi e il progetto Liberi da dentro, Tiberio Bentivoglio che presenterà il suo libro "C'era una volta la 'ndrangheta".

Tiberio Bentivoglio è un imprenditore calabrese nato a Reggio Calabria nel 1953. Dal 1992 rifiuta ogni richiesta di pizzo; caparbio e inflessibile contro gli ’ndranghetisti, sceglie di vivere a testa alta nonostante intimidazioni e minacce. Diverse volte la sua azienda viene distrutta e nel 2011 subisce anche un tentato omicidio che lo costringe a vivere sotto scorta. È stato più volte riconosciuto parte offesa nei processi come vittima della criminalità organizzata, ma preferisce definirsi un Testimone di Verità in attesa di Giustizia. Innamorato della sua terra si ostina a non abbandonarla mai e la denuncia diventa la sua arma per essere un uomo libero. Diverse sue vicende sono anche raccontate nel suo libro “Colpito” che è stato scritto da Daniela Pellicanò.

 

"C'era una volta la 'ndrangheta. Ricordi e desideri di un uomo che l'ha conosciuta"

Il NO alla ’ndrangheta, perentorio, deciso. Tiberio Bentivoglio ha detto no e insieme alla sua famiglia continua a dire no, no al sopruso, no alla violenza, sì alla dignità, si all’amore, no all’odio; uno schieramento chiaro, preciso, definito, al costo di costare troppo, tanto.
La sua storia è reale, vera; vera come l’abbraccio di molti, vera come i proiettili mafiosi, vera come l’inerzia di una parte dello Stato.
Egli e sua moglie in quell’abbraccio che mai è cessato si stringono fortemente e tentano di fare quel passaggio che in questo testo è lampante: “Non più vittime di mafia ma sopravvissuti consapevoli”, sopravvissuti allo scempio mafioso e allo scempio di parte dello Stato, allo scempio dell’isolamento sociale, allo scempio della violenza; consapevoli perché sanno, resistono, vivono anche con il dolore e accanto al dolore. (Dalla Postfazione di Antonino Giorgi)

Martedì 21 marzo, ore 20.30 presso Palazzo dei Panni. Dialogherà con l'autore Gianfranco Maino.

 

Ingresso gratuito.

E' possibile prenotare il posto su Eventbrite, cliccando qui.

 

Per informazioni: 0464/516115 - biblioteca@comune.arco.tn.it

 


 

 

 

 

 

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