Fotografia, istruzioni per l’uso: Sandro Iovine legge Robert Frank

 

       

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ROBERT FRANK


Recentemente scomparso, è considerato uno dei più influenti fotografi contemporanei.

“THE AMERICANS”, il suo libro, è tuttora uno dei progetti più significativi della fotografia mondiale, “scritto” con uno stile rivoluzionario che cambiò il modo di vedere il reportage.

JACK KEROUAC,di lui e del suo Libro scrisse: “Quella folle sensazione in America, quando il sole picchia forte sulle strade e ti arriva la musica di un jukebox o quella di un funerale che passa [....] Robert con l'agilità, il mistero, il genio, la tristezza e lo strano riserbo d'un ombra ha fotografato scene mai viste prima su pellicola [....] se non ami la poesia vai a casa e guarda la TV....”

LA BIBLIOTECA CIVICA Bruno Emmert di Arco, a Palazzo dei Panni, il 30 novembre alle 20,45 propone una serata con

SANDRO IOVINE che leggerà le 83 immagini che compongono il testo d'un opera memorabile.
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Chi è Robert Frank:
Scomparso il 10 settembre 2019, di lui, nella storia della fotografia, rimarranno soprattutto ottantatré immagini scattate durante il suo audace viaggio attraverso l’America degli anni Cinquanta. Un viaggio che Robert Frank si finanzia con la borsa di studio annuale dalla Fondazione Guggenheim di New York che, primo fotografo europeo, vince nel 1955. Sintesi delle migliaia di scatti che colleziona a cavallo di un’automobile scassata, con in mano un Leica più volte usata, quelle 83 immagini compongono il libro The Americans, pubblicato negli Stati Uniti nel 1959, dopo l’edizione francese Les Américains uscita l’anno precedente a Parigi. È il lavoro con cui Robert Frank rende celebre la sua arte.

Naturalizzato statunitense, Frank nasce nel 1924 a Zurigo da madre svizzera e da padre tedesco di origini ebraiche. Cresce in Svizzera, nella sua giovinezza vive la minaccia del nazismo e, sfiorato dalla Shoah, sviluppa una sua particolare comprensione per gli oppressi  Appassionato, intraprendente, fuori dagli schemi, diventa un’icona della fotografia del Novecento, secolo del quale sperimenta buio e opportunità. Emigra a New York all’età di 23 anni, nel 1947, dove ottiene un lavoro come fotografo di moda per tutte le maggiori testate internazionali, ma è viaggiando, fra Europa e Sud America, che esprime la sua vera passione: il reportage fotografico.

Negli anni Cinquanta, sempre negli Stati Uniti, incontra vari esponenti della Beat Generation, con cui condivide parte del suo percorso. Fra questi, il poeta Allen Ginsburg e lo scrittore Jack Kerouac, che scrive l’introduzione di The Americans e che rimarrà suo amico per tutta la vita. Negli anni Sessante si dedica al cinema e diviene regista.

La vita di Frank è segnata altresì da tragedie personali. Sua figlia Andrea e suo figlio Pablo muoiono in circostanze drammatiche. Dopo la morte di Andrea si dedica di nuovo alla fotografia, creando immagini tramite collage e incisioni sulla pellicola.

Nel 1994 dona gran parte del suo materiale artistico, fra cui le preziose migliaia di foto “scartate” da The Americans, alla National Gallery of Art di Washington. Nel 1995 apre la Fondazione Andrea Frank per erogare borse di studio agli artisti.

Riceve nell’arco della sua carriera prestigiosi premi e riconoscimenti, fra cui l’Hasselblad Award nel 1996 e il Cornell Capa Award nel 2000. Una sua retrospettiva, organizzata a Londra nel 2004 alla Tate Modern Gallery, fa il giro del mondo.

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Chi è Sandro Iovine:
Giornalista, critico fotografico, è nato nel 1961 a Roma dove, dopo il liceo classico, ha studiato Scienze Politiche con indirizzo Internazionale e lingua e cultura giapponese. Dal 1989 al 1998 è stato redattore presso la Editrice Reflex, prima di trasferirsi a Milano dove, dal 1999 al 2014 ha diretto la rivista IL FOTOGRAFO. Ha insegnato Storia della fotografia a Roma presso l’ISFCI e dal 2003 Fotogiornalismo e Comunicazione visiva presso la John Kaverdash Accademia di Fotografia. Ha tenuto Master presso il MIFAV-Università di Tor Vergata (di cui ha condiretto l’organo di stampa F&D) le Università di Bologna, Bergamo, Insubria, Palermo, Pavia, Perugia e Siena. Ha collaborato con RAI-Radio 1, RAI-Radio 3, Radio 24 e Radio Svizzera Italiana, Paese Sera, Avvenimenti, Il Giornale di Napoli, Il Manifesto. Ha creato e diretto a Roma lo spazio Centro Fotogiornalismo. Nel 2011 è stato curatore della sezione fotografia di RomaProvinciaCreativa e fa parte del comitato di valutazione all’interno del progetto Eyes in Progress.
Nel 2007 ha creato il blog FOTOGRAFIA: PARLIAMONE! Attualmente dirige la rivista FPmag.

 




 

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